TRESIGALLO La casa dei Sogni e l’architettura razionalista

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Tra Ferrara e le valli di Comacchio, in quella pianura ferrarese verde e placida, avvolta da un silenzio quasi surreale, inizia un viaggio bellissimo nell’architettura razionalista.
 
Nei primi anni ‘30 a Tresigallo si avvia la costruzione di una nuova strada per accorciare le distanze verso Ferrara, e di conseguenza anche il paese cambia aspetto. Edmondo Rossoni, l’allora ministro dell’ Agricoltura e delle Foreste, nativo di Tresigallo e dunque animato anche da spirito campanilistico, con l’obiettivo di frenare l’esodo verso la città,  progetta a tavolino una nuova “città ideale”:  vengono costruite strade, piazze,  infrastrutture, centri sportivi, educativi, sanitari, industriali.
 
Quindi, Tresigallo è una città di ri-fondazione costruita da zero con l’idea principale di essere funzionale: la città è stata pensata per organizzare e favorire nel migliore dei modi l’organizzazione sociale. Gli edifici, la loro geometria e soprattutto la loro disposizione nella mappa del paese, dimostrano chiaramente come una buona architettura possa migliorare la vita degli abitanti.
LA CASA DELLA CULTURA

IL RAZIONALISMO| PICCOLO APPROFONDIMENTO

Secondo Wikipedia, il razionalismo è un modo di pensare che mette la ragione al centro di tutto: nel capire le cose, nel giudicarle, nel fare azioni pratiche.

In Italia, il razionalismo è stata una corrente architettonica che si è sviluppata tra il 1920 e il 1930. Durante il periodo fascista, questo stile cresce in Italia, cercando un equilibrio tra l’innovazione tecnica ed estetica delle tendenze europee più avanzate con le esigenze di rappresentazione del regime. Ciò che lo distingue da altre correnti internazionali è la sua inclinazione verso la classicità, da intendersi non come pura imitazione di periodi storici specifici, come il Rinascimento, ma come ricerca di un ordine e una coerenza che rendano le forme architettoniche chiare e armoniche, come parti di un unico insieme.
 

I nuovi edifici costruiti durante il periodo fascista non sono quindi ripetizioni poco originali di uno stile neoclassico già visto, ma veri e propri tentativi di integrazione  sociale. Attraverso la precisione geometrica tipica del razionalismo italiano, si cercava di realizzare una “città ideale”.

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PIAZZA DELLA REPUBBLICA - IL CIMITERO MONUMENTALE - LA FONTANA COI CERVI

TRESIGALLO |DOVE I SOGNI HANNO UNA CASA

[A metà tra una passeggiata in un quadro di De Chirico ed un film di Wes Andersen]
 
Tresigallo è una gioia per gli occhi, un mosaico architettonico di coni, colori decisi, ombre, luci, archi.
 
Più sotto vi darò alcune dritte su come visitarla, ma qualunque sia la vostra scelta, dovete assolutamente partire dai “Sogni”. Dal momento in cui vedrete questo edificio azzurro polvere sormontato dall’insegna più bella del mondo, nella vostra mente nulla sarà più come prima, perché finalmente avrete trovato un  luogo – la cui immagine potrete fare vostra per sempre – nel quale immaginarvi quando avete voglia di prendervi un po’ di tempo per voi e per i vostri pensieri più belli.
 
COME VISITARE TRESIGALLO
 
Tresigallo è ancora oggi una cittadina abitata. Non vi sono ingressi formali e non vi sono orari di ingresso.
 
  • Potete visitarlo in autonomia scaricandovi la mappa in pdf qui  (oppure andandola a prendere in formato cartaceo all’Info Point)
  • Potete utilizzare la bella audioguida che potete scaricare gratuitamente qui
  • Se avete voglia di vivere un’esperienza ancora più immersiva ed emozionante, vi consiglio di prenotare una visita guidata qui
  • Attenzione: le visite guidate vanno prenotate preferibilmente con una settimana di anticipo.
Buona gita a tutti, un bacio in fronte.
Ci vediamo da qualche parte, in un giorno tipico emiliano che parte con la nebbia e poi diventa di sole, tra il Teatro 900 e la Casa della Cultura.

L'architettura è il gioco sapiente, corretto e magnifico dei volumi raggruppati sotto la luce. I nostri occhi sono fatti per vedere le forme nella luce: l'ombra e la luce rivelano queste forme; i cubi, i coni, le sfere, i cilindri e le piramidi sono le grandi forme primarie. La loro immagine ci appare netta. E senza ambiguità. (Le Corbusier)

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