LA SICILIA ORIENTALE Itinerario di una settimana – Parte #1: Taormina – Ortigia – Noto – Vendicari

tonnara vendicari - copertina

Itinerario nella Sicilia Orientale – prima parte

“Io ero giunto dove giunge chi sogna”

(G. Pascoli, L’Isola dei Poeti)

Dopo una settimana in Sicilia e parecchi giorni successivi trascorsi a cercare le parole giuste per raccontarvela, mi rendo conto che non occorre che mi inventi nulla, perché quassù avete appena letto la verità più grande che sulla Sicilia si potesse scrivere. Qualunque sia il vostro umore, quali che siano i vostri pensieri, se felici o carichi di preoccupazioni, vi basterà vivere qualche ora in questa isola magnifica per chiuderli senza fatica in un cassetto ed iniziare a respirare di più e meglio. I vostri occhi si abitueranno alla luce, quella vera e calda del sole che splende, il profumo del mare e della macchia mediterranea vi sembreranno normali, ed ecco che senza nemmeno accorgervene starete sognando. O forse no? Forse starete davvero vivendo tutto, ma sarà così bello da restare sospeso tra il sogno e la realtà.

Non so se succede anche a voi, ma per me le cose diventano reali solo nel momento in cui le scrivo, e quindi, oltre a raccontarvi ciò che ho amato di più in questa settimana ed a fornirvi – spero – qualche spunto utile per la vostra prossima gita in Sicilia, metto nero su bianco un sogno finalmente realizzato.

Giorno 1 | Taormina

Un volo Ryanair di poco più di un’ora ci porta da Bologna a Catania. Qui ritiriamo la nostra auto a noleggio e ci dirigiamo verso Taormina. E’ l’unica tappa “fuori rotta”, perché ci tocca guidare verso nord, mentre tutto il resto del programma è al Sud della Sicilia, ma io a Taormina non ci sono mai stata e me la sogno da un momento che posso datare con certezza al 26 giugno 2017, data nella quale Eddie Vedder (leader e cantante di uno dei gruppi che più amo, i Pearl Jam, n.d.r.) tenne un concerto al Teatro Antico di Taormina. Sul momento pensai che fosse terribilmente ingiusto organizzare una concerto in una location così scomoda da raggiungere, poi guardai vari video di quella serata su youtube (ad esempio questo) e devo confessarlo: al di là dell’innegabile voce graffiante e meravigliosa di Eddie, capii tutte le sue ragioni di voler cantare proprio qui! A colpirmi e restare scolpito nella mia mente furono proprio quella scalinata ad anfiteatro e lo squarcio tra le mura antiche, con il mare a fare da sfondo.

Da quel momento, mi ripromisi che, se mai fossi andata in Sicilia, Taormina sarebbe stata una tappa del mio viaggio. E quindi, dopo circa 7 anni (e 70 km), eccoci qui.

Alloggiamo alla Taormina Town Guesthouse,  vicinissima al centro, a pochi passi dalla meravigliosa Villa Comunale, che è un tripudio di bouganville, palme e fiori e dalla cui terrazza si possono esprimere i desideri più belli, guardando l’infinito, color blu Mediterraneo.

Ovviamente non possiamo parcheggiare la macchina in centro, ma la Guest House è convenzionata con un parcheggio comodissimo a pochi passi che per soli 25 € ce la custodisce per un giorno intero (qui la sua posizione su maps). Attenzione solo agli orari: dalle 12.30 alle 16.00 chiude per siesta e così se avete bisogno della macchina dovete aspettare. La nostra stanza è stupenda, moderna e arredata con originalità. La formula è quella di alcune camere con bagno privato che si raccolgono intorno ad un’area comune dove ci sono a disposizione degli ospiti una cucina, un frigorifero e dei tavolini. La colazione non è inclusa, ma così, tanto per iniziare a familiarizzare con l’estrema ospitalità siciliana, ci dicono che possiamo tranquillamente usufruire di tutto quello che si trova in cucina, tra cui fette biscottate, cereali, nutella e succhi di frutta freschi! 

Dopo una doccia rigenerante, usciamo per una passeggiata serale  a Taormina, iniziando proprio dal Teatro Greco Romano, dove si sta come sospesi tra l’Etna e il mare.  Ceniamo al Ristorante Rosmarino , che avevo prenotato comodamente on line (utilizzando The Fork), evitandoci così attese insopportabili e trappole per turisti. Qui abbiamo mangiato benissimo, e l’accoglienza è stata super! Ve lo consiglio! 

Giorno 2 | Isola Bella, Taormina

Il mattino seguente, prendiamo la Funivia da Via Luigi Pirandello: scivoliamo morbidamente dall’alto alla spiaggia e con un brevissimo tratto arriviamo all’Isola Bella, il mare di Taormina. E’ per definizione “bella”.  Un piccolo isolotto attaccato alla terraferma da una sottile striscia di ciottoli.  Qui ci son alcuni bar-ristoranti, bagni attrezzati e spiaggia libera. Vale sicuramente la pena fermarsi anche solo qualche ora per fare un bagno rinfrescante e godersi la bellezza di questo luogo.  Sull’isolotto è visitabile un’abitazione molto affascinante incastonata tra le pietre e ricoperta da una fitta vegetazione. Dal 1984  l’Isola Bella è un bene di interesse storico-artistico e  patrimonio dell’umanità.

MUST SEE in TAORMINA [Cosa non perdere durante una passeggiata in centro]: CORSO UMBERTO | TEATRO ANTICO DI TAORMINA | DUOMO DI TAORMINA | PALAZZO CORVAJA | VILLA COMUNALE | ISOLA BELLA

L'ISOLA DI ORTIGIA VISTA DAL CASTELLO MANIACE

SICILIA ORIENTALE – ORTIGIA | Giorno 3

Giorno 3 | Ortigia

Ortigia è la parte più antica della città di Siracusa, si trova su una piccola isoletta collegata alla terraferma da due ponti. E’ un dedalo meraviglioso di viuzze bianche e ocra che si aprono su scorci incredibili, sospesi tra la “vita lenta” delle lenzuola stese al sole, l’immensità del mare che lambisce le sue mura e la magnificenza del suo Duomo (e della sua Piazza), un capolavoro di architettura barocca, così bello da sembrare dipinto e così imponente da riuscire a rimpicciolire qualunque pensiero.

Da non perdere assolutamente è il Castello Maniace, una fortezza in pietra arroccata da otto secoli all’estremo sud dell’isola di Ortigia, esempio stupendo di architettura militare che, in un tripudio di ocra, linee di sole e contrasto di cielo, danno un senso concreto a quel “terra di sud, terra di confine, terra di dove finisce la terra” che canta Vinicio Capossela nella bellissima “Il ballo di San Vito”.

Ortigia va visitata a piedi, guidati dalla sola voglia di guardarsi intorno con attenzione per cogliere tutti i preziosi dettagli di originalità e amore che la popolano.  Non c’è un itinerario prestabilito, basta osservare.

Il mercato dei pesciolini di ceramica @Fish House Art (Ortigia)

Ad esempio, i pesci nuotano su un portone blu, ed in una piccola ma deliziosa enoteca un po’ defilata, sugli scaffali ci sono vini scelti con cura e dai nomi evocativi, come “Ti voglio bene” oppure  “Una giornata al mare”.

Sbirciando nel retrobottega di un laboratorio di ceramiche si può scorgere una coppia di artigiani che creano un vaso, e c’è addirittura una vera e propria galleria d’arte nella quale i pesci (di ceramica) stanno nelle loro cassettine come sul banco del mercato del pesce. Ci sono quadri, soprammobili, oggetti di uso comune, ma tutto vibra di allegra originalità. Si chiama Fish House Art e se venite da queste parti non potete perdervela!

Consiglio: tutta l’Isola di Ortigia è ZTL, impossibile arrivarci in auto (e per fortuna!). Noi l’abbiamo lasciata al parcheggio Molo Sant’Antonio (qui le indicazioni google maps). Con una breve passeggiata di circa 10 minuti si arriva in centro attraversando il ponte di Santa Lucia.

Infine, se avete un po’ di tempo (io non ne avevo abbastanza purtroppo) informatevi su prezzi e tempi dai chioschi che incontrerete nel vostro tragitto dal parcheggio al centro. Offrono tutte delle gite in barca, e per quello che ho potuto osservare passeggiando sopra le mura che circondano Ortigia, penso che vederla dal mare possa essere un’esperienza molto bella.

MUST SEE in ORTIGIA [Cosa non perdere durante una passeggiata in centro]: PIAZZA ARCHIMEDE | DUOMO DI ORTIGIA| PIAZZA DUOMO| IL MERCATO DI ORTIGIA (e il suo street food!) | ANTICO QUARTIERE EBRAICO DELLA GIUDECCA

taormina_teatro greco romano
taormina_villa comunale_1
TAORMINA: ISOLA BELLA | VILLA COMUNALE | TEATRO GRECO ROMANO

SICILIA ORIENTALE – NOTO | RISERVA NATURALE DI VENDICARI | AVOLA | Giorno 4

Giorno 4 | Noto (mattina)

Cosa potrebbe essere Noto, se non “la perla del Barocco”, con tutti questi chiaroscuri che si susseguono e le forme massicce che giocano con la luce e l’ombra ?

Quello che più mi piace di Noto (e che la caratterizzerà per sempre nei miei ricordi), è l’ampiezza del suo viale principale, Corso Vittorio Emanuele, la sua eleganza che ti accoglie una volta imboccata Porta Reale. Il sole si riflette sulla Cattedrale e sulla sua scalinata monumentale, dando vita a infinite sfumature color miele.
Tutto è talmente perfetto e armonico da lasciare senza parole.

A Noto hanno questa bella tradizione dell’infiorata, e nell’edizione 2024, conclusa da poco, si celebrava Giacomo Puccini. Ecco perché tra un palazzo e l’altro si scorgono ancora scale meravigliosamente decorate con le sue opere più famose. Qui il link al sito ufficiale, se volete sapere di più.

Da non perdere: vi consiglio di assaggiare la strepitosa granita al caffè con panna montata al Caffè Sicilia,  pasticceria storica nel centro di Noto. Sedetevi ad un tavolino, godetevi la freschezza del ghiaccio che sembra neve e l’energia del caffe  che si sciolgono in bocca mentre lentamente si compie una magia: passerà il caldo, vi sentirete felici e capirete –  osservando la gente camminare, fermarsi, fotografare, stupirsi – che il senso di meraviglia è contagioso e che la bellezza va sempre condivisa.

MUST SEE in NOTO [Cosa non perdere durante una passeggiata in centro]: PORTA REALE | CORSO VITTORIO EMANUELE | CATTEDRALE DI NOTO | PALAZZO NICOLACI

Giorno 4 | Riserva Naturale di Vendicari (pomeriggio)

Decisamente provati dal soffio costante e caldissimo dello scirocco che ci accompagna dal mattino, decidiamo di riposarci al mare. La spiaggia di Calamosche  è una caletta sabbiosa protetta ai lati da due promontori rocciosi: l’acqua è sempre calma e cristallina, sembra una piscina! Si accede alla spiaggia dopo una bella passeggiata di circa 1 km  tra la macchia mediterranea. Ricordatevi che questa è una riserva naturale, e di conseguenza la macchina va lasciata un po’ lontana, nel parcheggio attrezzato dedicato.

L’ingresso alla Riserva è a pagamento (a giugno 2024 3,50 € a testa), ma il biglietto può essere utilizzato per tutti gli accessi e permette quindi di visitare ogni angolo della Riserva di Vendicari.

Sul sito ufficiale (link qui), troverete anche 3 itinerari di trekking che vi permetteranno di godere della bellezza incontaminata della riserva e anche della sua architettura, dalla Tonnara alla Torre Sveva .

Dopo qualche ora passata al sole, dovete assolutamente andare alla Tonnara di Vendicari. Ormai avrete capito che le mie mete preferite sono quelle che, con un modo misterioso e tutto loro, riescono a farmi risuonare tutto in armonia, dentro e fuori. La Tonnara di Vendicari è una di queste: natura, pace, luce da quasi tramonto che tinge tutto di oro e rosa. Esistono moltissime tonnare in Sicilia, ma questa è speciale per come compare all’improvviso in fondo a uno stradello di legno che porta alla spiaggia, per come si trasforma in linea dell’orizzonte, unica demarcazione tra un cielo ed un mare che condividono la stessa identica sfumatura di azzurro. Al suo interno rimangono colonne che danno la sensazione di camminare in un tempio, mille mila km oltre il tempo come lo conosciamo oggi. È un luogo magico.

Ci si arriva a piedi dalla spiaggia di Calamosche, ma se fa molto caldo – o se avete già camminato a sufficienza – ci potete arrivare in macchina. Anche qui c’è un parcheggio dedicato e poi si prosegue a piedi. Per l’ingresso, è valido il biglietto fatto prima a Calamosche.

AVOLA | ALLOGGIO, RELAX IN SPIAGGIA E CENETTE VISTA MARE

Nei 4 giorni appena trascorsi abbiamo alloggiato ad Avola, al B&B Zanzibar. Si trova ad una distanza perfetta da tutti i Paesi che abbiamo visitato, ma allo stesso tempo è in un paese tranquillo, lontano dal caos e con il parcheggio facile e gratuito sotto casa. Le stanze sono molto carine e c’è tutto il necessario per un soggiorno confortevole. Valentina, la proprietaria, ogni mattina ci faceva trovare sul nostro tavolino le brioches che avevamo ordinato il giorno prima! 

A pochissima distanza c’è la spiaggia della Tonnara di Avola. Spiaggia libera, dotata di docce pubbliche gratuite e parcheggio comodissimo. Acqua cristallina, sabbia dorata, la stupenda tonnara come panorama e il Borgo Marinaro alle spalle, un delizioso complesso di bar, pub e ristorantini. Qui la posizione su google maps.

Cosa desiderare di meglio per rilassarsi dopo un’intera mattinata dedicata alla scoperta delle meraviglie barocche della Sicilia Orientale? 

Infine, proprio ad Avola vi consiglio questi tre ristorantini vista mare dove si mangia bene e ci si può godere un tramonto magico:

Se fino ad ora ti è piaciuto questo viaggio nella Sicilia orientale, non perderti la seconda e ultima parte dell’itinerario qui!

Nel frattempo, per qualsiasi dubbio o desiderio di condivisione, scrivimi. Ti leggo con gioia! 

" Quegli odori di alga seccata al sole e di capperi e di fichi maturi non li ritroverà mai da nessuna parte; quelle coste arse e profumate, quei marosi ribollenti, quei gelsomini che si sfaldano al sole."

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