- by Jessica C.
- Febbraio 10, 2024
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La Graciosa, piccola isoletta al largo della sorella maggiore Lanzarote, è riconosciuta dal 2018 come l’ottava isola delle Canarie.
Con una superficie di 29 Kmq e i suoi 658 abitanti, è la più piccola isola abitata dell’arcipelago Canario.
Conservata come area naturale, fa parte della Riserva Marina dell’Arcipelago Chinijo.

LA GRACIOSA | COME ARRIVARE E COSA FARE
La Graciosa si raggiunge via mare dall’Isola di Lanzarote.
Dal porto di Orzola ci sono collegamenti con traghetto ogni giorno dell’anno (meteo permettendo) e a diversi orari nel corso della giornata. La traversata dura circa mezz’ora ed è una bella occasione anche per osservare l’isola dal mare e invertire il punto di vista!
Noi ci siamo affidati alla compagnia Lineas Romero. Dal loro sito web i biglietti si possono comprare anche on line, e se andate in alta stagione vi consiglio di farlo per evitare la coda che inevitabilmente troverete al piccolo ticket office del porto di Orzola.
CONSIGLIO: già che siete qui, prendetevi un po’ di tempo per fare un giro a Orzola, è un piccolo paesino bianco e blu assolutamente Lanzarote-style che offre scorci incantevoli sull’Oceano e qualche ristorante di pesce che potrebbe valere la pena considerare rientrando per l’ora di cena.
Una volta arrivati a La Graciosa, fate quello che fanno praticamente tutti: noleggiate una bici (anche elettrica volendo!). Vi forniranno una mappa dell’isola e – a seconda di quanto tempo avete a disposizione – potrete scegliere l’itinerario che più vi piace. Mi raccomando, fate attenzione al caldo e al sole: non c’è praticamente ombra, l’intera isola è vulcanica e sabbiosa e gli unici punti di ristoro si trovano a Caleta del Sebo, dove attraccherà il traghetto. Programmate gli orari del vostro tour in funzione di questo per evitare un colpo di calore, e ricordatevi di portare con voi acqua e cibo!
Ovviamente potete sempre scoprire La Graciosa a piedi, oppure utilizzando uno dei taxi-jeep che troverete all’attracco a Caleta del Sebo, pronto a raccogliervi per farvi visitare l’isola senza fatica.
Il Bar Ristorante La Caletilla Casa Chano è un ottimo premio per la fine del tour in bici. Sarete accaldati, spettinati dal vento e stanchi per la pedalata. Una birra fresca vista molo è quello che ci vuole per ristorarsi nell’attesa che arrivi il traghetto che vi riporterà a casa.



LA GRACIOSA | EMOZIONI SPARSE
Sensazioni, emozioni e pensieri in ordine sparso:
1) Orzola, che alle 10 di mattina passa da paese sonnacchioso baciato dal sole a porto affollato tipo Livorno ad agosto.
2) Il Vento. A Orzola. Sul traghetto. A Caleta de Sebo. Su tutta l’isola. Ci schiaffeggia così forte che sembra volerci cacciare, che siamo troppi e disturbiamo la sua quiete. Non ci abbandonerà mai, per tutto il giorno, riempiendoci il naso e la bocca di sabbia. Anche gli occhi a volte, ma quelli si sono riempiti per lo più di bellezza.
3) Caleta de Sebo, placida e immacolata, ci aspetta con un paio di ristoranti e vari noleggiatori di bici elettriche. Credo che meriti più della veloce visita che le abbiamo dedicato, ma il tempo era troppo poco e la voglia di esplorare tantissima.
4) Playa de las Conchas e le sue infinite “onde arcobaleno”, affiancata da un vulcano rosso a pois verdi. Rimaniamo seduti qui, sulla sabbia, per un tempo che pare infinito. A guardare le onde, ad assaggiare gli schizzi di sale sulle labbra, a sentirci tremendamente forunati.
5) Dispersi su Marte, nel tragitto tra Los Arcos e Pedro Barba: la sabbia sollevata dal vento sembra nebbia, regalandoci una vista quasi spettrale ed un panorama dai contorni morbidi ed indefiniti.
6) Pedro Barba è un villaggio silente, privo di qualsiasi attrazione turistica o punto di ristoro. Solo casette bianche e azzurre coi loro giardini di castus, qualche amaca e una spiaggetta con un mare trasparente davanti. Che meraviglia deve essere vedere il cielo punteggiato di stelle da qui!
7) Girare senza meta, perdersi. E trovare così un sentiero in mezzo alla colata lavica mista a sabbia che porta ad un panorama commovente. Una spiaggia rocciosa, con onde turchesi. Resto a guardare con vera apprensione un matto che lì, da solo, sta facendo surf.
La Graciosa in fondo è una carezza per l’anima, va vista così, perdendosi un po’ in giro. Ad ogni angolo ti stupisce e ti ricorda che la bellezza esiste, e non è affatto complicata.
CONSIGLIO: mettete la crema solare! Al momento della nostra visita è febbraio, eppure il mio naso è diventato rosso come una ciliegia!

Dev’esserci un’isola più a sud, una corda più tesa e più vibrante, un altro mare che nuota in altro blu. (José Saramago)